martedì 8 novembre 2011

"Come porsi un obiettivo in 3 passi" di Stefano Mini Mindcheats - tecniche per sfruttare la mente

Mindcheats - tecniche per sfruttare la mente (http://www.mindcheats.net/) è un blog di psicologia e crescita personale applicata, che ti insegna come utilizzare al meglio il tuo cervello. L'amministratore, Stefano Mini, è laureando in economia e gestione aziendale all’università di Brescia e grande appassionato di sviluppo personale. Se vuoi leggere il suo profilo completo, clicca su questo link:
http://www.mindcheats.net/about

Leggo sempre con notevole interesse i post di Stefano perchè egli condivide strategie di miglioramento personale di grande utilità per tutti.
Di conseguenza sono felice di potervi offrire un guest post che presenta un punto di vista davvero originale sul classico tema della formulazione degli obiettivi. Buona lettura!

"In Italia e nel mondo, di siti sulla crescita personale ce ne sono a bizzeffe. Alcuni sono fatti bene, altri un po' di meno; alcuni approcciano l'argomento in modo scientifico, altri si concentrano più sulla motivazione pura e semplice. Ma tutti questi siti hanno in comune un consiglio, una tecnica che propongono per il miglioramento personale: porsi degli obiettivi. Devono essere motivanti, devono essere raggiungibili ma non senza sforzo, devono spronarti a dare il meglio di te.

porsi un obiettivo

Questo in sostanza è ciò che viene proposto ogni volta. Ma andando più in dettaglio, come ci si pone veramente un obiettivo? Prima di arrivare ad una risposta, ti invito a provare a farlo adesso: poniti un nuovo obiettivo. Bene, pronto? Quali passi hai fatto per arrivare alla definizione? Molto probabilmente nessuno, hai solo pensato alle caratteristiche che deve avere un obiettivo e hai posto il traguardo proprio là, dov'è raggiungibile con uno sforzo adeguato.

Ma c'è un modo migliore per trovare l'obiettivo adatto a te. Infatti non devi solo averne uno alla giusta distanza e abbastanza motivante, devi prima di tutto sapere dove vuoi arrivare. Per questo ho elaborato un sistema che prevede tre passi: da quando lo uso, la mia definizione degli obiettivi è migliorata veramente molto. Spero possa essere d'aiuto anche a te!

1 - Analizza la tua situazione

 

Non puoi sapere dove andare se non sai prima da che punto parti. Allo stesso modo, non sarai mai in grado di porti un obiettivo coerente con la tua crescita personale senza un'analisi della situazione iniziale.

In questa fase devi concentrarti unicamente sul presente, non sul futuro e su quello che vuoi diventare. Prendi carta e penna (i due grandi amici della crescita personale) e fai i seguenti passi:
  • Elenca i più grandi successi nella tua vita. Possono essere in qualsiasi sfera: personale, professionale, affettiva e chi più ne ha più ne metta. Questa fase ti serve per farti capire quali sono le tue capacità e cosa sei stato in grado di realizzare in passato: in questo modo eviterai di porti un obiettivo sottodimensionato;
  • Adesso le cose si fanno un po' più tristi: elenca nello stesso modo i tuoi più grandi fallimenti. Saprai così quali sono i limiti da superare.
Fatto? Bene, adesso sei pronto per passare alla seconda fase della definizione di un obiettivo.

2 - Definire l'obiettivo

 

Ok, adesso si inizia a fare sul serio! Prendi un secondo foglio di carta, e immagina come potrebbe essere il tuo futuro se le cose andassero proprio come vuoi tu. Nel farlo tieni d'occhio anche il primo foglio, dove hai scritto i tuoi successi e i tuoi fallimenti. Per essere più preciso, concentrati su:
  • Cosa comporterebbe riuscire a superare le difficoltà e i fallimenti che hai appena scritto. In che modo ti bloccano? Cosa succederebbe se riuscissi a superarli?
  • Ricostruisci la scena ad occhi chiusi, come in un film. Concentrati in particolar modo sulle emozioni positive che provi: questo ti darà la carica necessaria per porti degli obiettivi adeguati.
Bene, hai visualizzato il futuro proprio come tu lo vorresti e sei più motivato di quando hai iniziato a leggere questo articolo, sbaglio? Ottimo, perché questo è il momento di AGIRE! Devi porti gli obiettivi quando sei in questo stato d'animo, quando hai visto i benefici dei tuoi successi futuri e sei pronto per passare all'azione fin da ora. Quando sei triste non dovresti mai provare a definire un traguardo ambizioso: sottovaluteresti le tue capacità. Invece adesso sai esattamente quello che puoi e non puoi fare (grazie alla prima fase).

Gli obiettivi possono essere uno o più, a tua scelta. Personalmente, io al momento ne ho tre: laurearmi, rendere più popolare il mio blog, finire di scrivere il libro che ho in cantiere. Ricorda sempre questi punti:
  • Ad ogni obiettivo devi associare un'emozione, un risultato tangibile e non astratto. Qui ti tornerà utile il foglio di carta sul quale hai scritto come vorresti che fosse il tuo futuro: assapora ogni emozione positiva che ogni cambiamento ti porterà ed associalo indelebilmente ad un obiettivo (e uno solo). In questo modo avrai la concentrazione e determinazione necessaria per portarlo a termine;
  • Non cercare di strafare: adesso conosci i tuoi limiti attraverso i tuoi fallimenti, quindi valuta attentamente se le tue capacità sono adeguate a raggiungere il traguardo che ti sei posto. Ricorda che un obiettivo irraggiungibile è peggio che non avere nessun obiettivo!
  • Se sei una persona molto occupata, evita di definire mille obiettivi diversi. Limitati a uno o due. Io ne ho tre perché so di avere abbastanza tempo per dedicarmi ad ognuno di loro: decidi in base al tuo tempo libero;
  • Gli obiettivi non devono essere né troppo generali né troppo ristretti. Dai un'occhiata ai miei obiettivi: si focalizzano su un aspetto particolare della mia vita, ma non sono così specifici. La specificità arriverà nella terza fase.

3 - L'asino e la carota

 

Mi piace definire la terza fase di un percorso di scelta degli obiettivi "L'asino e la carota". Perché?

Per tenerti motivato, il metodo migliore è quello di porti un obiettivo a breve termine che continua a sfuggirti portandoti verso la meta finale: è questo il momento nel quale puoi essere più specifico con gli obiettivi da raggiungere.

Prima di farlo, però, dovrai fare un esercizio un po' noioso. Torna ai tuoi amici carta e penna, e SCRIVI i passi che devi compiere per raggiungere l'obiettivo definito nella seconda fase. Adesso sai qual è il tuo punto di partenza (passo 1) e dove vuoi arrivare (passo 2), non ti resta che riempire il vuoto che c'è lì in mezzo. Sarà più facile di quanto pensi, perché sai esattamente quello che vuoi e non ti farai guidare dal caso.

Per finire, la parte più importante: crea la tua carota. Torna alla lista che hai appena compilato e datti da fare per completare il primo passo verso il tuo traguardo. Una volta fatto, passa al secondo.

Per farti capire meglio, prendo un esempio dai miei obiettivi. Uno di essi prevede che finisca di scrivere il mio libro in tempi decenti, giusto? Bene, allora la mia carota sarà quella di dover scrivere un capitolo oggi. Finito il capitolo, mi porrò il nuovo obiettivo di terminarne un altro entro 3 giorni. Allo stesso modo farò con gli altri due obiettivi, in modo da avere sempre qualcosa di definito che posso portare a termine in meno di una settimana.

Adesso è il momento di darsi da fare! Hai definito i tuoi obiettivi, non ti resta che prenderli e farli diventare realtà. :-)

Se ti è piaciuto questo articolo, sei sempre il benvenuto sul mio sito per leggere altre applicazioni della "tecnica della carota": spezzettare gli obiettivi per renderli più semplici. :-) "

Stefano Mini
http://www.mindcheats.net/

P.S. Segnalo ai miei lettori il mio guest post pubblicato nel sito di Stefano Mini.
Il titolo è "Come cambiare le tue credenze limitanti scegliendo nuove credenze potenzianti":

http://www.mindcheats.net/2011/11/come-cambiare-le-tue-credenze-limitanti-scegliendo-nuove-credenze-potenzianti.html 


Segnalo anche l'INTERVISTA che mi ha fatto Stefano Mini:

Intervista a RAFFAELE CIRUOLO

Un caro saluto.
Raffaele Ciruolo

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