sabato 29 giugno 2013

NEUROLANDIA di Eugenio BENETAZZO con Gianluca VERSACE Aspettando la fine dell'Euro

"NEUROLANDIA Aspettando la fine dell'Euro" di Eugenio BENETAZZO con Gianluca VERSACE (CHIARELETTERE Editore) effettua un'analisi veramente approfondita e attuale dello scenario macroeconomico dell'eurozona, concentrandosi sull'origine e l'evoluzione futura della crisi del debito sovrano oltre che su una previsione sull'economia mondiale per gli anni che verranno.
Con l'impareggiabile taglio inquisitorio e con un ritmo divulgativo assolutamente incalzante, Eugenio Benetazzo, il più autorevole economista italiano "fuori dal coro", descrive il processo di metamorfosi che contraddistingue tutta l'economia occidentale e le sue spiacevoli conseguenze, soprattutto sul piano sociale e per il mondo del lavoro.



Eugenio Benetazzo è un economista indipendente e saggista economico, noto alla stampa di settore come il Nouriel Roubini italiano o lo Steve Jobs dei mercati finanziari per il modo irriverente e dissacratore con cui analizza e racconta lo scenario macroeconomico contemporaneo.
Laureato in Economia Aziendale, trader professionista e gestore di patrimoni indipendente, vive e lavora tra l'Italia e Malta.
E' considerato un vero e proprio guru finanziario, soprattutto per l'ineguagliabile capacità di lettura e sintesi del panorama finanziario e socioeconomico della nostra epoca.

Eugenio Benetazzo
, autore del Manifesto Economico per l'Italia, è Presidente in Deltoro Holding, un incubatore finanziario configurato in società per azioni, di cui lui stesso è fondatore ed azionista, nato dall’aggregazione di centinaia di piccoli investitori e risparmiatori italiani.
E' autore di numerosi libri e DVD di successo, tra cui:

Duri e puri
ERA IL MIO PAESE Il futuro che attende l'Italia
Bancarotta
L'economia allo sbando
Come investire e salvare i propri risparmi
BLEKGEK


Gianluca Versace, laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista e lavora per l’emittente televisiva nazionale Canale Italia, occupandosi di politica, cultura, sport e società.
È direttore editoriale del periodico "Il Piave" di Treviso. Ha creato e diretto format TV molto popolari e seguiti come Storie vere, La partita, Attenti al lupo e Live!
"Il Domatore del Fuoco" è il suo secondo romanzo. Il primo ("Il Teatro degli Gnomi") lo scrisse a diciott'anni,  e fu finalista al premio "L'Inedito" di Firenze.
Poi, migliaia di articoli per i giornali e ore di conduzione in diretta, in trasmissioni famosissime come quella della scazzottata tra Adel Smith e Carlo Pelanda, in una puntata di Attenti Al Lupo del 2003, le cui immagini sono state viste e commentate in tutto il mondo.

"Neurolandia" inizia così: "Benvenuti in Neurolandia! In questo euromanicomio, dottori e infermieri ci imbottiscono di psicofarmaci per non farci prendere coscienza del disastro che essi stessi hanno causato."
Un'analisi lucida e spietata nel tipico spirito giornalistico degli autori. "Neurolandia" è formato da tre parti:

PRIMA PARTE: L'Europa nella tempesta
- Nel tunnel della crisi
- L'euro in pericolo
- Fatti i rating tuoi
- Austerity e crescita
- Un mondo a tre velocità
- Un futuro economico in stallo

SECONDA PARTE: L'Italia di Mario Monti
- Titanic Italia
- ll credit crunch che strozza le imprese
- TERZA PARTE: CHE FARE?
- I tagli necessari
- Salvare i risparmi
- Una nuova leadership
- La mia Italia
- Appendice (di Gianluca Versace, Alberto Mattia e Luca Zaia)

Il titolo "Neurolandia" rappresenta l'insensatezza che ha dominato la politica europea in questi ultimi anni in campo monetario, estero, industriale e sociale.
Con questo libro Eugenio Benetazzo ha voluto analizzare la crisi del debito sovrano e l'evoluzione ad oggi della difficoltà insormontabile per le due Europe: quella del Nord e l'Europa dei Paesi mediterranei.
L'introduzione dell'euro presupponeva uno sviluppo delle due Europe con velocità equivalenti, utilizzando l'euro come lo strumento che avrebbe consentito un processo di convergenza per un'Europa più unita e più forte, con uno sviluppo più compatibile.

Oggi dobbiamo invece constatare che l'euro ha amplificato il divario tra i Paesi nordici e i Paesi mediterranei, in termini di indebitamento e di deficit strutturale.
All'interno del pamphlet, spiega ancora l'autore, vengono indicate anche alcune strade per alleviare la tensione. Una di queste è la necessità di un'Agenzia di Rating europea indipendente.
Emerge quindi l'esigenza di creare uno strumento autonomo e indipendente. Abbiamo inoltre sviluppato i rischi che incombono sui contribuenti e sui piccoli risparmiatori a causa del possibile scenario di break up dell'euro.

CHE FARE?
"Parola d'ordine: DIVERSIFICARE. Il consiglio è di cominciare a guardare verso Oriente. Senza preconcetti, anzi, con apertura mentale e fiducia, prendendo in considerazione per esempio i titoli di stato emessi da paesi appartenenti all'area Asean (Association of South-East Asian Nations), che hanno una forte propensione alla crescita e un tasso di debito sul Pil compreso tra il 20 e il 30 per cento.
Le economie occidentali invece sono gravate dal peso del welfare, che è diventato una vera bomba a orologeria!
Il rischio concreto è che l'implosione del nostro welfare possa compromettere il rimborso dei debiti precedentemente erogati. Con esiti disastrosi per tutti noi.

I vantaggi dei FONDI FLESSIBILI
Il piccolo risparmiatore dovrebbe iniziare, con coraggio e lungimiranza, a prendere in considerazione i prodotti di investimento di ultima generazione come i fondi flessibili, i fondi obbligazionari dinamici o i fondi di ritorno assoluto, che riducono il rischio di incorrere in perdite di capitale.
In Italia si sente il bisogno di una maggiore formazione e informazione finanziaria. Sì, dobbiamo tutti investire in cultura e aggiornamento finanziario. Crescere sul fronte educativo è fondamentale.
Purtroppo questa lacuna di base ci porta a fare (o a subire) scelte di investimento profondamente in conflitto con i nostri stessi interessi, oppure ci induce ad accettare le proposte avanzate da imbonitori del sistema bancario e parabancario.

Conoscere per decidere è l'unica salvezza per i nostri risparmi. Un vecchio detto dice: "Non aspettare che il vento gonfi la tua vela. Soffiaci dentro prima tu!".
In un momento così duro e difficile è importante avere chiarezza di visione, di informazioni precise.
Bisogna puntare all'essenziale e togliere, eliminare, smaltire il superfluo. Bisogna partire dalla cultura, dal saper costruire il domani. In una parola, il sapere.
È da questo aspetto "immateriale" che dovremmo ripartire per costruire il domani su basi solide e resistenti.
Non servono politicanti cialtroni, tutti più o meno soggetti a qualche ricatto (come confermato dagli scandali sull'uso distorto del finanziamento pubblico ai partiti).

Servono statisti autorevoli, non banalmente autoritari: il politicante lavora per il presente e raschia il fondo del barile per sopravvivere; lo statista lavora per le generazioni future.
Il nodo cruciale della devastante crisi della politica, italiana e di Neurolandia, è la sua totale perdita di senso e di valore agli occhi del popolo.
Si è spezzato il rapporto tra la politica e la nostra vita. Si è interrotto il circuito tra la politica e la gente.
Il mondo è cambiato e restare al passo della nuova concorrenza orientale appare quasi impossibile.

Ma l'Italia, nonostante tutto e tutti, mantiene ancora un ruolo ben saldo e potenzialmente determinante, al punto da giustificare un responso che potrà apparire venato da eccesso di ottimismo: se riuscisse a ristrutturarsi, l'Italia sarebbe (sarà) in grado di conferire un contributo decisivo al miglioramento sostanziale di tutta l'Unione europea.
L’Italia deve individuare una via che la porti a modificare in maniera sostanziale e raffinata il ruolo che sino a oggi l'ha caratterizzata e fatta conoscere e apprezzare in tutto il mondo.
Ma poiché "la politica è spesso il problema e non la soluzione" è tempo che le forze vive, produttive, intraprendenti e lungimiranti della società civile italiana (ed europea) assumano direttamente il protagonismo necessario e la spinta propulsiva al cambiamento.

Il quadro è sconfortante. E il futuro nebuloso. Che fare? Dobbiamo attingere a questa risorsa preziosa: le idee di pensatori liberi, e autenticamente liberali, liberisti e libertari, come De Marchi.
Questo libro deve molto a Luigi De Marchi. Come tutti i pensatori indipendenti e liberi, ci ha insegnato a non rinunciare mai, per niente al mondo, a sfidare il conformismo, l'opportunismo e la convenienza, per far trionfare la verità. Sempre. Costi quel che costi!"
Eugenio Benetazzo

Alcune citazioni da "NEUROLANDIA Aspettando la fine dell'Euro" di Eugenio BENETAZZO con Gianluca VERSACE (CHIARELETTERE Editore):

"Nelle pagine di questo libro la situazione economica è affrontata con sguardo critico e attento, senza dimenticare che dietro i numeri della crisi ci sono le persone, le fabbriche che chiudono, le famiglie che non arrivano alle fine del mese e soprattutto i suicidi di tanti imprenditori.
Ma non si è mai visto un pessimista fare fortuna, per questo sono convinto che usciremo da questa crisi imparando la lezione che ci ha lasciato."
Luca Zaia

"Oggi si dovrebbe puntare alla parità fra l'euro e il dollaro per incentivare l'export europeo. E per questa via dare una boccata di ossigeno (in un momento di profonda contrazione economica) al tessuto imprenditoriale dell'eurozona, che ha sempre dimostrato grandi capacità di imporsi e di vendere al di fuori dei confini europei...

I risparmiatori e gli investitori sono chiamati a compiere un grande salto di qualità
"culturale" e di conoscenza-consapevolezza, per individuare i soggetti migliori a cui affidarsi, non soltanto per i depositi sul conto corrente, ma anche per l'acquisto di una serie di strumenti finanziari come le gestioni patrimoniali, le obbligazioni, i titoli di stato, le azioni e i fondi comuni di investimento...

Gli italiani hanno sempre confidato nei titoli di stato e nel caro vecchio mattone
, cioè la prima casa, due forme di investimento che si sono a lungo rivelate sicure e remunerative.
Purtroppo questa opportunità non esiste più. Ciò che fino a soltanto due anni fa era sicuro è diventato rischioso o sconsigliato."
Eugenio Benetazzo

Un caro saluto.
Personal COACH, PNL practitioner e grande appassionato di sviluppo personale a 360 gradi

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