lunedì 20 ottobre 2014

I PILASTRI DEL SUCCESSO di Andrew CARNEGIE Autobiografia Con il saggio Il Vangelo della ricchezza

"I PILASTRI DEL SUCCESSO Autobiografia Con il saggio Il Vangelo della ricchezza" di Andrew CARNEGIE (GRIBAUDI Edizioni www.gribaudi.it) raccoglie (per la prima volta in un unico libro) due notevoli opere di A. Carnegie: la sua autobiografia e Il Vangelo della Ricchezza, il suo saggio sul dovere dei ricchi di donare parte dei propri beni alla società.
Se vuoi avere successo devi conoscere la vita di chi ha avuto successo. E lui mise davvero in pratica quello che predicava, creando quasi 600 biblioteche, fondando la Carnegie Mellon University, facendo costruire la Carnegie Hall e innumerevoli altre opere.

Fu intervistando il grande magnate e filantropo e vedendo tutta la sua determinazione a migliorare e a cogliere opportunità di affari e di ricchezza in tutte le circostanze che Napoleon Hill prese ispirazione per la sua filosofia del successo nel bestseller Pensa e arricchisci te stesso
(che ha cambiato la vita di milioni di lettori nel mondo).
Andrew Carnegie, emigrato in povertà dalla Scozia negli Stati Uniti con la sua famiglia, diventò la seconda persona più ricca del mondo (dietro solamente a John D. Rockefeller). Ma poi diede quasi tutto in beneficenza. Diceva: "La ricchezza in più è un dono sacro che il suo possessore è tenuto ad amministrare per il bene della sua comunità".



Andrew Carnegie (1835-1919), famoso imprenditore e magnate dell'acciaio, è l'esempio di una persona che si è fatta da sé, raggiungendo vette straordinarie di successo. La sua vita rappresenta il sogno americano: la favola del "from rags to riches", dagli stracci ai castelli d'oro.
Questo libro, un classico della letteratura del successo, segna la comparsa delle prime memorie dei grandi personaggi della storia. "Andrew Carnegie ha istituito un Vangelo della ricchezza che non può essere ignorato né dimenticato.
Nel corso della sua carriera è divenuto un costruttore della nazione, un leader nel pensiero, uno scrittore, un oratore, l'amico di operai, insegnanti e statisti, il compagno di persone sia umili sia eminenti." John C. Van Dyke, curatore dell'autobiografia I pilastri del successo

"Forse la parte più ispiratrice della vita di Mr. Carnegie, per coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo intimamente, è stato il modo in cui ha sopportato il suo "peso della vecchiaia". Sempre paziente, premuroso, allegro, grato per qualunque piccolo piacere o servizio, senza mai pensare a se stesso, ma sempre allo spuntare di un giorno migliore, il suo spirito ha brillato sempre più fino alla fine dei suoi giorni.
Sul risguardo del suo manoscritto ci sono queste parole, scritte di suo pugno: "E' probabile che da queste memorie si potrebbe raccogliere il materiale per un piccolo volume che al pubblico farebbe piacere leggere, e che un volume privato e più ampio potrebbe essere gradito ai miei parenti e amici.
Penso che molto di ciò che scritto di tanto in tanto possa essere saggiamente omesso. Chiunque riordini questi appunti dovrebbe stare attento a non gravare il pubblico con troppe cose. Si dovrebbe scegliere un uomo con un cuore, oltre che con la testa".

Chi, allora, poteva corrispondere così bene a questa descrizione come il nostro amico, il professor John C. Van Dyke? Quando gli è stato mostrato il manoscritto ha osservato, senza aver letto l'annotazione di Mr. Carnegie: "La preparazione di questo manoscritto per la pubblicazione sarebbe un lavoro fatto per passione".
Qui allora la scelta è stata reciproca e il modo in cui egli ha svolto questo "lavoro" dimostra la saggezza della scelta; una scelta fatta e portata a termine nel nome di una rara e bella amicizia." Dalla prefazione di Louise Whitfield Carnegie (moglie di Andrew Carnegie)

In breve la storia di Andrew Carnegie: l'inizio della sua scalata. Carnegie comincia a fare cose, nell'oscurità delle albe americane. Prima con il padre entra in una fabbrica di tessuti e cotone e lavora alla spola. Poi, lasciata la fabbrica, diventa fattorino per una compagnia locale di telegrafi. La sua carriera è fulminante.
Prima si guadagna la stima per essere il più veloce di tutta la città. Andava di fretta perchè aveva chiesto al suo superiore di insegnargli nel tempo libero a disposizione a decrittare i codici telegrafici. Impara subito e viene promosso a operatore telegrafico.
La scalata continua: Thomas A. Scott, ai vertici della Western Division della Ferrovia della Pennsylvania, lo vuole come segretario. Da Scott A. Carnegie impara tutto sulle ferrovie e poco tempo dopo prende il suo posto per diventare sovrintendente.

Da un viaggio in Inghilterra esportò il nuovo metodo di lavorazione dell'acciaio, il processo Bessemer, e lo applicò alle sue industrie. Creò il più grande stabilimento dell'acciaio negli Stati Uniti diventando il dominatore di quel mercato, meglio: l'imperatore. Dire acciaio all'epoca significava dire Carnegie.
Ponti, palazzi, ferrovie, tutto prendeva il suo nome. Ancora oggi sono tantissime le istituzioni che portano il suo nome. Dopo la morte di A. Carnegie Louise continuò a dare contributi di beneficenza a favore di organizzazioni, tra cui la Croce Rossa Americana, l'YWCA, la Cattedrale di St. John the Divine.
Perchè tanto successo per Carnegie? Perchè quando gli chiedevano di costruire un ponte usava soltanto il materiale migliore che lui definiva: "Un ponte onesto". Questa era la politica adottata da Carnegie: "ll fondamento più sicuro di un'azienda manifatturiera è la qualità".

I pilastri del successo di Andrew Carnegie sono: DEFINIRE LO SCOPO - USARE IL PRINCIPIO DEL MASTER MIND - SVILUPPARE UNA PERSONALITÀ ATTRAENTE
- IMPIEGARE LA FEDE APPLICATA - DARE QUALCOSA IN PIÙ - USARE LO SFORZO INDIVIDUALE ORGANIZZATO - COLTIVARE UNA VISIONE CREATIVA
- ESERCITARE L'AUTODISCIPLINA - ORGANIZZARE IL PENSIERO - APPRENDERE DALLA SCONFITTA - CERCARE L'ISPIRAZIONE
- CONTROLLARE LA PROPRIA ATTENZIONE - APPLICARE LA REGOLA D'ORO - COOPERARE - PROGRAMMARE IL TEMPO E IL DENARO
- FARE DELLA SALUTE UN'ABITUDINE - TRARRE BENEFICIO DALLA FORZA DELL'ABITUDINE COSMICA - PRESERVARE LA FONTE DI TUTTE LE RICCHEZZE
Per chi volesse approfondire, consiglio la lettura del libro "La saggezza di Andrew Carnegie" di Napoleon Hill.

IL VANGELO DELLA RICCHEZZA

"Il problema della nostra epoca è la giusta amministrazione della ricchezza perchè i vincoli della fraternità possano ancora unire i ricchi e i poveri in una relazione armoniosa. Le condizioni della vita umana non solo sono state cambiate, bensì rivoluzionate negli ultimi cento anni. Tuttavia non bisogna disapprovare questo cambiamento, bensì accoglierlo come estremamente benefico.
Dunque accettiamo e vediamo con favore (come condizioni a cui dobbiamo adattarci) la grande disuguaglianza dell'ambiente di vita e lavoro; la concentrazione del business (industriale e commerciale) nelle mani di alcuni; e la legge della concorrenza fra questi ultimi in quanto riteniamo queste cose non solo benefiche ma essenziali per il progresso futuro della razza.

Questo vangelo della ricchezza unicamente prospetta l'opportunità che il surplus di risorse, venutosi talvolta a formare nelle mani di un uomo, sia da lui amministrato ancora da vivo per quello scopo che egli giudica più positivo per il prossimo.
E' indegno legare in morte ciò che non si può portar via affidando a terzi il compito che si era nell'obbligo morale di compiere in proprio; né ciò richiede sacrificio né particolare senso del dovere ai suoi adepti. E come dice il Vangelo: "È più facile per un cammello passare per la cruna d'un ago che non per un ricco entrare nel regno dei cieli!"." Andrew Carnegie

Alcune citazioni da"I PILASTRI DEL SUCCESSO Autobiografia Con il saggio Il Vangelo della ricchezza" di Andrew CARNEGIE (GRIBAUDI Edizioni www.gribaudi.it):

"Per ogni cosa che valga la pena di avere nella vita vale la pena che si lavori per ottenerla... C'è davvero poco successo là dove mancano le risate...
Esistono sempre tre discorsi dietro ad ognuno dei discorsi che avete fatto: quello in cui vi siete esercitati, quello che avete realmente fatto e quello che avreste voluto fare...
Portatemi via la mia gente e lasciatemi le aziende vuote e presto l'erba crescerà sul pavimento dei reparti. Portatemi via le aziende e lasciatemi le persone con cui lavoro e presto avrò le aziende migliori di prima...
Le persone che non sanno motivarsi devono essere contente con la mediocrità, non importa quanto sono imponenti le loro altre doti." Andrew Carnegie


Un caro saluto.
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